Garibaldi biscuits e siamo tutti pasticceri
Garibaldi biscuits ph. di James F. Carter da WikipediaGaribaldi biscuits e siamo tutti pasticceri. Che in Gran Bretagna ci fosse una sorte di biscotto nazionale, biscotto di frolla con uvetta o ribes, dedicato a Garibaldi lo sapevamo in pochi. Con la recente citazione reale (cioè fatta da Re Carlo III d'Inghilterra) sono diventati famosi.
Negli anni in cui Garibaldi era davvero famoso, questo biscotto, ideale per il the delle cinque, venne ideato nel 1861 da John Carr che probabilmente si ispirò al black bun, dolce tipico scozzese. È composto da due strati di pasta che racchiudono uno strato di ribes schiacciati (o uvetta, o altra frutta essiccata). Garibaldi biscuits dunque, ma furono poi chiamati squashed fly biscuits, cioè biscotti delle mosche schiacciate, pr la frutta secca che ricorda delle piccole mosche nere.
biscotti Garibaldi del forno dell'Emilia Romagna
Il Gambero rosso segnala che in Italia c’è un piccolo forno, che ha ottenuto due pani del Gambero Rosso, che li prepara ogni giorno: la Bottega di San Leo (Rimini), in Alta Valmarecchia (foto). "Il punto vendita, si legge, da due anni è gestito dalla cooperativa di comunità Fer-menti Leontine, la stessa che in paese nel 2021 aveva riattivato anche il forno del paese, scegliendo di lavorare con farine di filiera e del territorio e parte della rete dei Panificatori Agricoli Urbani. La ricetta dei Garibaldi di San Leo l’ha portata il capo fornaio, Giulio Ceccoli, 32 anni e una laurea in Ingegneria, dal locale dove lavorava in precedenza. Tra le caratteristiche, il ripieno della frolla è fatto usando la Confettura biologica di albicocche La Madre Terra, prodotta nel laboratorio di cooperativa sociale del territorio che è anche centro socio-occupazionale per persone con disabilità".
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