Di castello in castello

E' stato riaperto a Gorizia in borgo Castello 20 lo storico ristorante La Lanterna d’Oro. Nulla a che vedere nel nome con qualche locale orientale, ma piuttosto il voler mantenere il ricordo di antichi fasti. Un restauro accurato, a partire dai soffitti a volta o con travi a vista, fa sembrare le ampie sale - adatte a cerimonie e ricorrenze ma nel contempo intime e raccolte – esattamente “al naturale” e rende il luogo particolarmente accogliente.

Tavoli distanziati e apparecchiati con cura, illuminazione sobria, un’atmosfera di tranquilla sospensione che predispone al piacere della tavola. Favorito da un servizio premuroso ma non assillante, puntuale e con i giusti consigli sia per quanto riguarda i piatti, sempre di stagione e con prevalenza di pesce (ma anche le proposte di  carne sono numerose) sia per quanto riguarda i vini.

La sfida della nuova gestione sta nelle mani di Franco Lucrezio, con lunga esperienza di ristoratore a Grado. In cucina il genero Antonio Vergaro. Entrambi pugliesi, fanno sentire nel menù sprizzi di Salento, con i ricci di mare o le mazzancolle su letto di peperoni, ma lardellate con i prodotti D’Osualdo. Perché l’attenzione al territorio è totale, anche nei dettagli. Perfetti i risotti al dente, quasi alla gengiva come ha detto chi era tavola con noi e indimenticabili i bigoli con sardoni cipolla fritta e tanta menta.

Ricetta facilissima, dicono alla Lanterna d’Oro, purché la pasta sia fatta in casa, come fanno loro. Nelle prossime settimane al pesce (abbiamo assaggiato un’eccellente orata in crosta di pane servita sfilettata: puro concentrato di aromi di mare) si affiancheranno i funghi e più in là cacciagione. Sempre, come detto, secondo stagione. Dulcis in fundo i dolci: scusate il banale gioco di parole, ma dobbiamo riprendere fiato nel ricordo di una memorabile pasta di mandorle fatta ovviamente sempre dallo chef e di un’altra decina di dolci fra cui scegliere: millefoglie, tiramisu all’arancia e al Bailey, cheese cake con le fragole, salame di cioccolato, ecceccecc.

Non avendoli potuti assaggiare tutti, a borgo Castello ritorneremo presto, approfittando anche di un plus non da poco: uno splendido giardino (circa 70 i posti all’esterno) con vista panoramica sulla città. E di un altro particolare ancora più interessante di questi tempi: il prezzo. Si mangia – e bene! –anche con 30 euro. Serviti con cura e con il piacere di essere trattati al meglio. Tel. 0481 545116. Chiuso il mercoledì.

 

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