Ai Turians. A Villalta di Fagagna
A volte, dietro l’angolo
di una casa vicina
che non oltrepassiamo
perché sconfitti dalle nostre
abitudini, si trovano tesori
nascosti. Svelati soltanto
dal caso. O dalla rivelazione
di una voce amica. Così accade
a Villalta di Fagagna.
Alle porte di Udine. Anzi,
alle porte di quello splendido
palcoscenico morenico che
precede la città. Ai Turians
era fino a prima del terremoto
una bottega di coloniali
con osteria. Quella che
più di recente chiamavamo
drogheria.
Oggi vi è
rimasta l’osteria, con il significato
moderno della parola.
Anche se diversi ghiotti prodotti
alimentari d’eccellenza
sono tuttora proposti agli
ospiti. Gestita con garbo e
professionalità dalla famiglia
Peres, da Valentino, dalla
moglie Claudia e dal figlio
Francesco, sommelier, oggi
completamente rinnovata, è
divenuta una tappa interessante
sul percorso
che dalla statale Udine a Fagagna, verso
San Daniele o Spilimbergo,
sale al Castello di Villalta di
Fagagna. L’osteria si chiama così
perché forse anticamente era
uno spaccio dei prodotti della
famiglia Torriani. I Della
Torre giunti in Friuli alla fine del ‘200
al seguito di Raimondo, Patriarca di Aquileia. Ma veniamo
a tempi più recenti. Nella
piazza di Villalta, in via Bevilacqua
99, sull’angolo occidentale,
Angelo Pecile, padre
di Claudia, trasferì l’osteria
dei suoi genitori,
Maria e Galisto Pecile, fino all’altro lato
della piazza, nei
locali dell’ex tabacchino di
siore Giulje. Così nacque il
percorso moderno dell’osteria
Ai Turians, che nel 2002
è stata totalmente ristrutturata
da Valentino e dalla
moglie Claudia. Per farne un
ritrovo collinare importante.
Un riferimento per gourmet
e degustatori del vigneto regionale
in particolare, ma
anche nazionale ed estero.
Valentino si rivela un ospite
eccellente e preparato. Beh,
stavolta l’introduzione storica
al locale della nostra rubrica
l’abbiamo forse dilungata
un po’ troppo. Ma non è
come potreste pensare. Non
l’abbiamo fatto per aggirare
la descrizione delle prerogative
dell’osteria. Bensì semplicemente
per rendervi
le emozioni
che il vissuto
delle accoglienti
mura
de Ai Turians
sa trasmettere.
Perché, in
realtà, la selezione
dei vini
di Valentino e
Francesco Peres, il menù preparato
lungo il percorso stagionale
locale dallo chef Angelo
Notaristefano, sulle precise
indicazioni di Valentino
e di Claudia, crea un percorso
di accoglienza che colpisce
e fidelizza i frequentatori. Per
esempio, Ai Turians da sempre
si serve il vino al calice
per favorire gli assaggi e non
offendere il limite alcolometrico.
A tavola, da una completa
selezione di prosciutti
tra i quali il Patanegra si
passa ai carpacci stagionali.
Ma anche alle acciughe del
Cantabrico. Dal coniglio
alla cacciatora, andiamo alle
carni selezionate americane,
la Ti-bone e il Black Angus,
la vera bistecca americana
del Nebraska, alla tagliata di
petto di faraona, a proposte
tradizionali come il baccalà e
il frico. Navigando tra i vini
nostrani, delle migliori cantine,
o spostandoci verso la
Borgogna o lo Champagne.
Il tutto, alle porte della città.
- Creato il .
- Ultimo aggiornamento il .