Aalto Milano: nuovo menù per lo stellato di Takeshi Iwai
Spaghetti tsukemen al cacio e pepe con brodo di anguilla in saor
AALTO è l’unico ristorante a Milano ad avere ottenuto la stella nel novembre 2020, a un anno esatto dalla sua apertura (il secondo ristorante dell' IYO Group di Claudio Liu a potersi fregiare della stella Michelin). Nel nuovo menù lo chef Takeshi Iwai presenta ora al pubblico la sua filosofia di #cucinalibera: libera di essere italiana, giapponese, entrambe le cose o nessuna delle due. È una cucina creativa in cui materie prime, tecniche, ricette, richiami culturali parlano di un mondo interconnesso e globale, senza confini di tempo e spazio. Una cucina che non mette al centro lo storytelling dei piatti, ma il gusto e la ricerca di concetti come sapore, tecnica, qualità, equilibrio, eleganza.
lo chef TAKESHI IWAI
Da AALTO qualità e sostenibilità sono uno stile di vita e valori imprescindibili, ma lontani da ogni retorica del chilometro zero, delle nonne, del “fatto come una volta”.
La cucina libera annulla gli schemi, cancella classificazioni e modi precedenti di incasellare l’esperienza gastronomica. Una vera rivoluzione delle regole del gioco. Ci piace.
aalto
Aalto Milano
La cucina di AALTO è libera, da ogni definizione o modello prescritto. Non tracciare confini esprime la possibilità di superarli. Claudio Liu.
La mia cucina non è fusion, ma gioca tra culture diverse. Tutte. Takeshi Iwai.
Due menù degustazione, da 8 e 5 portate (140€ e 115€), e una carta. La degustazione è per chi ama sperimentare. La carta ha piatti più confortanti. In degustazione trovate Scampi e semi, un piatto giocato sulle consistenze, Lingua di manzo, salsiccia di Bra, pepe verde fermentato, Polpo-bushi, Risotto aspro, fiori di sakura, gelato di alga kombu e ostrica, una profumata Anguilla cotta alla carbonella con tataki di manzo e liquirizia, e un predessert con Mela verde, sedano, granita di kombucha di verbena, olio di lemongrass e ginepro così croccante che suona in bocca.
In carta ci sono piatti come il Risotto allo zafferano, granchio e limone, gli Gnocchi di ricotta, spinaci e shiso con salsa al frutto della passione e pepe; Rombo alla brace, beurre blanc, erbe e uova di trota. A chiudere i dessert, come il Gelato alla mandorla tostata, rabarbaro, shiso rosso e lamponi, senza latte o glutine e la golosa Sfoglia al cioccolato e gelato al latte affumicato con cristalli di sale Maldon.
Sempre in carta, il signature dish: gli Spaghetti alla tsukemen, declinati questa volta nella versione cacio e pepe con brodo di anguilla in saor. Un classico spaghetto da mangiare però con un gesto giapponese e ispirato ai soba alla tsukemen.
AALTO prende il nome dalla piazza in cui si trova, intitolata all’architetto finlandese Alvar Aalto. Una piazza pedonale, sospesa, sotto la torre residenziale Solaria – la più alta d’Italia – e delimitata dagli edifici della Torre Solea e Torre Aria. Il desing del locale è stato progettato dall’architetto Maurizio Lai. Uno spazio coerente con la filosofia della cucina libera, in un insieme di materiali naturali atti a creare molteplici suggestioni. Materia e superfici si compongono e si scompongono in un dinamismo continuo. Nel Quartiere di Porta Nuova, le finestre di AALTO si affacciano su una nuova Milano, unica città in Italia a poter ospitare questo progetto che concorre al dibattito gastronomico internazionale delle capitali mondiali del food come New York, Londra, Parigi, Singapore, Bangkok o Shangai.
RISTORANTE AALTO
Piazza Alvar Aalto/Viale della Liberazione 15, MILANO
Tel. +39 02 250 62 888
Ufficio prenotazioni:
chiuso lunedì a pranzo e domenica
IYO GROUP
IYO Group è visione internazionale, rigore orientale, accoglienza e stile Made in Italy: l’identità di IYO Group si riconosce in ognuna delle quattro diverse insegne del gruppo capitanato da Claudio Liu, due premiate con una stella Michelin (IYO e AALTO), il delivery AJI e il sushi banco IYO Omakase.
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