Giorgione, l'oste televisivo del Gambero rosso racconta pitina e pestith insieme agli altri prodotti e alle bellezze del territorio del Pordenonese. La puntata di Giorgione in Friuli Venezia Giulia va in onda Venerdi 17 febbraio 2023 alle 21 su Gambero Rosso Channel (canale 133 e 415 di Sky).
Saranno anche create due ricette inedite.
Il programma di Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, oltre al focus sulle eccellenze gastronomiche, vedrà anche Giorgione visitare alcuni di luoghi caratteristici e interessanti dal punto di vista naturalistico e geologico, come le Pozze Smeraldine di Tramonti di Sopra, il lago di Barcis e la Riserva Naturale Forra del Cellina. Ci sarà una tappa a una delle coltellerie di Maniago, oltre alla visita a dei produttori coinvolti nella filiera agroalimentare.
La puntata è stata realizzata con il supporto di PromoTurismoFVG e la collaborazione degli operatori del territorio.
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da redazione qbquantobasta il . Pubblicato in Stappo alla regola.
Merlot e Cabernet La Marca dai terreni argillosi della denominazione Piave D.O.C. Denominazione Piave D.O.C.: un ambiente naturale dal connubio felice tra clima e fertilità per la crescita delle viti e delle uve. Grazie alla presenza dei depositi alluvionali portati dalla “Piave” che si depositano sui terreni argillosi circostanti, la terra risulta ricca di minerali e particolarmente fertile. Si rintracciano testimonianze della vocazione vitivinicola di questa area già in epoca preromana. La combinazione dei vari fattori permette di ottenere uve che esprimono al meglio gli aromi tipici dei vitigni internazionali Cabernet e Merlot, ormai considerati più che autoctoni.
Il Merlot Piave DOC La Marca
è di un vivace rosso rubino, con delicate sfumature che virano al viola. Al naso presenta un frutto intenso e maturo di lampone, ciliegia e fragole in confettura, accompagnate a una speziatura dolce e a lievi cenni balsamici. Al palato presenta discreta struttura, acidità e profondità sulle note delicatamente erbacee. È un vino versatile che si presta a diversi abbinamenti: dalla pizza alla salsiccia con fagioli, dal rigatone alla gricia, alla polenta e funghi, dal risotto con radicchio agli arrosti.
Il suggerimento: abbinalo con un filetto di maiale glassato al forno con millefoglie di patate e mele. Temperatura di servizio: 18-20°
Ricetta
Filetto di maiale glassato al forno con millefoglie di patate e mele
Ingredienti
1 filetto di maiale di circa 1 kg
Patate 800 g
Mele rosse 300 g
Salvia 2 foglie
Olio extravergine di oliva 3 cucchiai
Vino rosso 75 cl
Zucchero 1 cucchiaio
Sale
Pepe
Procedimento
In una casseruola versate il vino, lo zucchero e un bicchiere d'acqua. Fate sobollire a fuoco lento fino a ottenere un caramello denso e lucido.
Pulite il filetto dalle parti grasse, pareggiatelo e salatelo con cura, spennellandolo con l’olio.
Legatelo con dello spago da cucina, infilandovi le foglie di salvia. Pepate e ungete nuovamente la carne con l’olio.
Rosolate la in padella e poi ultimateila cottura in forno a 170°C per 35 minuti. La carne dovrà riposare per qualche minuto.
Sbucciate e tagliate a fette di 2 mm le patate e le mele, salatele e oliatele.
In una teglia da forno procedete con la stratificazione della millefoglie alternando uno strato di patate e uno di mele.
Cuocete coperte con carta da forno e un peso sopra a 180°C per 20 minuti.
Porzionate il filetto, tagliate la millefoglie in rettangoli e servite nappando la carne con la riduzione al vino.
Il Cabernet Piave DOC La Marca
si presenta nel bicchiere con un colore rubino dalle gentili sfumature violacee. Al naso è gradevolmente varietale, si apre sui piccoli frutti rossi, more, ribes e lamponi, poi si sviluppa tra note vegetali e di spezie, in particolare di pepe. Al palato risulta equilibrato, sapido e con sentori di erba appena tagliata. Da servire leggermente fresco, ben si adatta al tutto pasto; si accompagna perfettamente alla polenta arrostita con soppressa o alla grigliata mista.
Il suggerimento: abbinalo con la Picanha di manzo con fondo bruno al vino rosso e sedano rapa. Temperatura di servizio: 18-20°
Ricetta
Picanha di manzo con fondo bruno al vino rosso e sedano rapa
Ingredienti
Un Codone di manzo con il suo grasso
Aglio 2 spicchi
Rosmarino tritato 1 cucchiaio
Vino rosso 2 cucchiaio
Olio evo 4 cucchiai
Sale grosso 1 cucchiaio
Sedano rapa 1
Latte 50 cl
Pepe q. b.
Procedimento
In una terrina mescolate l’aglio tagliato a lamelle, il rosmarino, il pepe, il vino e l’olio.
Mettete la carne in una teglia, spennellatela con il condimento e lasciatela marinare per un’ora.
In una teglia da forno condite il codone con il sale grosso e cuocetelo per 50 minuti in forno preriscaldato a 130 °C con il lato del grasso verso l’alto.
Estraete la teglia, girate la picanha con il grasso verso il basso e cuocete altri 40 minuti.
Filtrate il liquido di cottura, aggiungete il vino rosso e fate ridurre della metà a fuoco basso.
Mondate il sedano rapa, tagliatelo e cuocetelo nel latte fino a renderlo morbido.
Successivamente scolatelo ed emulsionate aggiungendo sale e olio extra vergine fino a attenere una spuma soffice.
Al centro del piatto posizionate la spuma di sedano, porzionate la picahna in cubi e servite irrorando la carne con il sugo ristretto.
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da redazione qbquantobasta il . Pubblicato in Ricette.
Idea per un'insalata invernale a base di legumi, frutta secca e frutta fresca. La ricetta è di Gabila Gerardi per Mela Val Venosta. Tra gli ingredienti infatti spicca Bonita Bio, la mela agrodolce Val Venosta.
Insalata di legumi con mela Bonita bio, broccoli, arancia e noci.
Ingredienti
250 g di legumi misti (fagioli, lenticchie, ceci) già lessati
250 g di cimette di broccolo
2 arance
2 mele Bonita Bio
100 g di noci
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
2 cucchiai d’aceto
1 cucchiaio di tahina (salsa orientale a base di semi di sesamo)
2 cucchiai di semi di sesamo
sale e pepe
250 ml di acqua
20 ml di succo di limone
Preparazione
Scaldare in una padella capiente 2 cucchiai di olio. Rosolatevi quindi le cimette di broccolo per 5 minuti e poi lasciatele intiepidire.
Tagliate a vivo le fettine di un'arancia. Lavate le mele Bonita bio, eliminate il torsolo e tagliatele a fettine sottili.
Immergetele per 5 minuti nell’acqua alla quale avrete unito il succo del limone.
Unite il restante olio, l’aceto, il succo di un’arancia, la tahina e mescolate energicamente con una frusta a mano in modo da ottenere un’emulsione.
Condite i legumi con l’emulsione ottenuta (lasciatene un po’ da parte), unite le cimette di broccolo, le mele scolate e l’arancia a spicchi.
Conosci la pasta catanese a cinque buchi (che’ cincu puttusa), i maccheroni con un buco centrale più grosso e quattro laterali più piccoli? Si prepara nella zona del Catanese solo per Carnevale, in continuazione dei festeggiamenti per Sant'Agata. Si preparano con un sugo grasso o con un ricco ragù a base di carne e grasso di maiale: salsiccia, cotenna, puntine.
Storia o leggenda della nascita del piatto. LLa tradizione narra che la pasta a 5 buchi nasce da un errore di un pastaio che - per i festeggiamenti in onore di Sant'Agata - avrebbe sbagliato le dimensioni dei maccheroni e decise di unirli a gruppi di 5 e di 7.
Pasta di Carnevale a 5 buchi
ingredienti
4 salsicce di maiale
1 cipolla
1 costa di edano
2 carote
olio extravergine di oliva
360 g di pasta 5 buchi
750 ml di polpa di pomodoro
sale q. b.
cotenna di suino (facoltativa)
1/2 bicchiere di vino rosso
250 g tritato di vitello
Procedimento
In un tegame versate l’olio e.v.o e aggiungete un trito di cipolla, carote e sedano.
Fate soffriggere e dopo qualche minuto unite anche la carne tritata di vitello e due salsicce sbriciolate.
Sfumate con vino bianco. In seguito aggiungete passata di pomodoro. Aggiustate di sale e unite aromi e spezie - pepe nero, noce moscata, alloro.
Cuocere a fuoco basso per un’ora a pentola coperta.
Quando il ragù di maiale è pronto fate cuocere anche la pasta a 5 buchi di Carnevale in una pentola capiente con abbondante acqua salata.
Scolate la pasta e conditela con abbondante ragù di maiale.
Impiattate inserendo in ogni piatto pezzetti di salsiccia e di cotenna. Aggiungete a piacere formaggio grattugiato per renderla ancora più saporita.
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in Nonsolovino.
Slow Wine Fair dal 26 al 28 febbraio 2023: rigenerare il suolo per una vite sana. La seconda edizione della fiera organizzata da BolognaFiere e SANA, con la direzione a di Slow Food.
Il vino è più buono se lo si degusta insieme. Riconoscere alla figura del vignaiolo il giusto ruolo di difensore del paesaggio, promotore di cultura e di un sistema etico di investimenti sul territorio. La Slow Wine Fair ha un ricco programma di masterclass, incontri, convegni, scambi tra i protagonisti della filiera: produttori, professionisti e appassionati. Solo attraverso l'unione delle forze si può pensare di rivoluzionare l’agricoltura e migliorare il futuro del pianeta» ha affermato Giancarlo Gariglio, Coordinatore internazionale della Slow Wine Coalition durante la conferenza stampa di presentazione.
Circa 750 cantine saranno presenti, un centinaio delle quali straniere e oltre 350 certificate biologiche e biodinamiche (o in conversione), con più di tremila etichette da apprezzare.
E in più la nuova sezione degli amari e una decina di aziende che operano nella filiera all’insegna della sostenibilità.
«Slow Wine Fair è innanzitutto un momento di formazione - ha dichiarato Federico Varazi, Vicepresidente di Slow Food Italia -. Un percorso di approfondimento che abbiamo già iniziato con la prima delle tre conferenze online che anticipano la tre giorni bolognese. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 350 persone: produttori ed esperti che hanno discusso degli effetti del cambiamento climatico in vigna, evidenziando la necessità di un fronte d’azione comune quanto mai urgente: smettere di nutrire le piante e ricominciare a nutrire il suolo.
Avere un suolo sano significa avere una vite sana che è in grado di rispondere alla siccità che stiamo fronteggiando. Nelle prossime conferenze affrontiamo altri due temi di grande attualità: il sistema delle denominazioni, in programma il 15 febbraio, e il biologico il 21 febbraio, realizzato in collaborazione con FederBio».
Gli appassionati del mondo del vino possono accedere all’evento nella giornata del 26 febbraio. Sono inoltre attivi sconti riservati ad alcune categorie, tra cui soci Slow Food, soci Fisar e studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche.
I professionisti del settore – importatori, distributori, osti, ristoratori, sommelier, enotecari… – possono accedere all’evento nei giorni di domenica 26, lunedì 27 e martedì 28 febbraio, accedendo a pacchetti di abbonamento validi per due o tre giornate. Tutti i biglietti sono prenotabili sul sito della Slow Wine Fair.
Le masterclass si svolgono nei tre giorni della manifestazione e sono aperte a professionisti e appassionati. L’acquisto di una masterclass nei giorni di lunedì 27 e martedì 28, riservati agli operatori della filiera del vino, consente anche agli appassionati la possibilità di acquistare l’ingresso alla manifestazione in questi giorni. Basta scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oltre 100 i buyer internazionali che partecipano alla fiera e numerosi sono i professionisti italiani che in questi giorni si stanno registrando sul sito e che utilizzeranno la piattaforma B2Match per incontrare le aziende che più corrispondono ai loro interessi.
Fino al 14 febbraio c'è Promo San Valentino, che dà diritto a una scontistica sui biglietti di ingresso, a tariffe agevolate per il trasporto ferroviario e – per chi lo desidera – a interessanti esperienze di visita della città.
Tra i Paesi maggiormente attenti alle caratteristiche espresse dal catalogo espositori segnaliamo quelli del Nord America e del Nord Europa, e tra questi in particolare la Germania - il più importante mercato europeo per il vino bio, il quarto mercato al mondo per consumi e la seconda destinazione del nostro export di vino - Paese su cui la Slow Wine Fair ha concentrato la sua attenzione con circa un terzo dei buyer selezionati.
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in Notizie Flash.
Eletto il NUOVO DIRETTORE DEL CONSORZIO TUTELA VINI DOC DELLE VENEZIE. Flavio Innocenzi assumerà la responsabilità degli aspetti gestionali e organizzativi del Consorzio, della cura dei rapporti con gli associati e con gli enti esterni, nonché delle attività di promozione e sviluppo. Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche, MBA, poliglotta specializzato in marketing strategico presso l’IMD di Losanna e in proprietà intellettuale presso l’OMPI di Ginevra; orte di una lunga esperienza manageriale presso primarie industrie alimentari, nel settore fieristico e in una prestigiosa realtà consortile per la tutela di prodotti DOP.
DICHIARAZIONI
Eletto all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, Flavio Innocenzi apre il suo mandato dichiarando: “il potenziale di sviluppo della Denominazione, il calibro dei produttori e la loro forte capacità di proiezione sui mercati esteri, la dimensione sistemica di questo Consorzio, fanno sì questo sia uno dei progetti più interessanti nel panorama vitivinicolo nazionale ed estero”.
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da redazione qbquantobasta il . Pubblicato in Notizie Flash.
L’ortofrutta biologica in cucina raccontata in uno show cooking della food blogger Michela Ioli. Sabato 11 febbraio 2023 alle 11.00 nello spazio ortofrutta Extracoop Centro Nova Castenaso (Bologna) via Villanova 29. Ingresso libero
Michela Ioli realizzerà in diretta
Smoothie ai frutti di bosco, semi oleosi e frutta secca
Crostini con ricotta dolce e kiwi
Insalata con finocchi, arance, salmone, noci e sesamo
Seguirà degustazione per il pubblico.
progetto It’s Bio
L’evento nasce nell’ambito del progetto It’s Bio (It’s good healthy and natural Bio Fruit&Veg) di AOP Gruppo Vi.Va, ideato con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei prodotti ortofrutticoli biologici caratterizzati da elevate proprietà salutistiche e di sostenibilità. La particolarità dell’evento sta nella scelta di svolgerlo nel punto vendita, luogo quotidiano di acquisto dei prodotti bio, in una iniziativa già sperimentata nel dicembre scorso in altri due punti vendita che hanno registrato grande apprezzamento e partecipazione del pubblico (Ipercoop Lame a Bologna e La Grande I a Savignano sul Rubicone).
#èbelloedègratis
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da redazione qbquantobasta il . Pubblicato in Ricette.
Il nome tedesco della ricetta che più o meno correttamente possiamo tradurre con "il pasticcio dell'Imperatore" o la "frittatina dell'Imperatore" e che qualche chef si è già azzardato a definire omelette scomposta (#vabbè), è un dolce storico ed è anche un evergreen in tutta l'area mitteleuropea, quindi anche a Trieste. Dove magari non lo si prepara - rimpiangendo quello mitico della nonna - pur essendo facilissimo da realizzare. L'ha inventato infatti Francesco Giuseppe in un momento in cui l'appetito lo pungeva, mentre lo chef di corte era assente, E Franz Joseph di professione faceva altro, come è noto. Quindi preparazione fa-ci -le. Questa ricetta ci arriva direttamente dal Salisburghese
Ingredienti
5 uova
1 cucchiaio di panna acida
1/8 l di latte
150 g di farina
60 g di zucchero
sale
uvetta
burro
zucchero a velo
Preparazione
Sbattere con la frusta in una ciotola il latte, la panna acida, i tuorli, lo zucchero e la farina.
Salare leggermente e unire l’uvetta.
Montare gli albumi a neve e amalgamarli delicatamente al composto.
In una padella riscaldare il burro, versarvi l’impasto, farlo dorare da un lato e girarlo.
Dopo 1 minuto con una forchetta dividerlo a pezzetti e finire di cuocerlo per ca. altri 2 minuti girandolo spesso. Cospargere di zucchero a velo e servire.
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in QB Pink.
Donne Vino Un Mondo Unito. È questo il titolo della manifestazione Le giornate delle donne del Vino, che si svolge in occasione dell'8 marzo. Per la manifestazione, giunta alla sua ottva edizione, sono in programma iniziative ed eventi organizzati dalle delegazioni regionali in tutta Italia.
Sui social dell’associazione dall'1 al 12 marzo verranno pubblicati gli scattiche ritraggono le Donne del Vino con un mappamondo (dopo la foto con una barbatella del 2021 di una bottiglia più etichetta del 2022). Le immagini saranno poi pubblciate anche sul sito dell'associazione e sul nuovo annuario che sarà distribuito in occasione del prossimo Vinitaly.
Le giornate delle Donne del Vino sono un appuntamento che coinvolge tutte le associate. Tutte le delegate che lo desiderano, in collaborazione con le associate, potranno organizzare incontri, degustazioni, tavole rotonde legate il più possibile al tema dell’anno.
La giornate delle Donne del Vino si svolgeranno per la prima volta contemporaneamente in 10 Paesi del mondo:
Argentina, Australia, Austria, Cile, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e USA.
Creato il .
Ultimo aggiornamento il .
Scritto da Fabiana Romanutti il . Pubblicato in Oli.
Città dell'Olio e UNPLI insieme per la valorizzazione dell'olio evo e dei territori di origine. Da Fiumicino parte la progettazione di iniziative congiunte regionali come la “Giornata nazionale Camminata tra gli Olivi” e la “Merenda nell’Oliveta che vedranno l’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli Aps) e l'Associazione Nazionale Città dell'Olio impegnate nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico dei Comuni italiani, in un’ottica di sviluppo territoriale sostenibile e con particolare riferimento alla cultura e alla civiltà olivicola.
Con l’incontro che si è tenuto a Villa Gugliemi, alla presenza del Presidente delle Città dell'Olio Michele Sonnessa e del Presidente Nazionale UNPLI Antonino La Spina è stato tracciato un percorso con cui si intende dare concretezza al protocollo d’Intesa firmato a novembre, coinvolgendo direttamente i territori.
All’evento erano presenti anche il Direttore delle Città dell'Olio Antonio Balenzano, il Sindaco della Città di Fiumicino Esterino Montino, il Presidente UNPLI Lazio Claudio Nardocci e il Vice Presidente Nazionale UNPLI Fernando Tomasello.
Conosci il territorio e i prodotti di “Amerino Tipico”? Terra, Sapori, Comunità del territorio Amerino, prodotti identitari del territorio, su tutti l’olio Rajo.
L’educational tour della seconda giornata dell’iniziativa Anteprima olio Dop Umbria organizzata con l’intento di celebrare la qualità di un prodotto certificato quale l’olio Dop, ma anche la qualità del territorio da cui questo proviene e del paesaggio umbro disegnato dalla coltivazione degli olivi, ha portato il gruppo di partecipanti alla scoperta del territorio dei Colli Amerini, una delle sottozone Dop Umbria, terra d’origine della varietà di olivo Rajo, antico cultivar autoctono.
Il racconto del paesaggio Amerino è promosso dai Comuni di Amelia, Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Penna in Teverina. Lugnano in Teverina (Tr) è uno dei Borghi più belli d’Italia e straordinaria è a collezione mondiale di ulivi Olea Mundi.
Olea Mundi è un campo collezione dove sono presenti circa 1200 ulivi, che comprendono oltre 400 accessioni di olivo provenienti da ben 23 Paesi olivicoli del Mediterraneo, del Medio Oriente e delle nuove aree di coltivazione. La collezione comprende ben 263 varietà italiane di quasi tutte le regioni d’Italia, 128 varietà provenienti da vari paesi del mondo e 60 varietà minori della regione Umbria.
La visita ha poi interessato la città di Amelia (Tr), alla scoperta del centro storico e del Museo Archeologico che conserva le testimonianze archeologiche dell’antichissimo centro di Ameria dalle sue origini fino all’altomedioevo, per concludersi presso il Frantoio Suatoni di Amelia,custode dell’Oliveto storico secolare di Rajo.
Il momento di degustazione a base dei prodotti dei produttori partner del Progetto Amerino Tipico, è stato l’occasione per presentare agli addetti ai lavori il progetto stesso, finanziato con la misura 16.7 del PSR per l’Umbria, e le aziende che al momento ne fanno parte: la Cantina Sandonna di Giove (Tr), Cantine Zanchi di Amelia (Tr), il Frantoio Suatoni di Amelia (Tr), l’Associazione dei Produttori della Fava Cottora Presidio Slow Food e la Società Agricola F.lli Tamburini di Montecastrilli (Tr). Presenti Elide Rossi e Alberto Rini Assessori del Comune di Amelia capofila del progetto “Amerino Tipico”, Alessandro Dimiziani, Vicesindaco del Comune di Lugnano in Teverina, Federico Varazzi, Vicepresidente di Slow Food Italia, e la neo Comunità Slow Food dei produttori di Olio Rajo di Amelia.