Insalata di carciofi pere e scaglie di pecorino

carciofi e vino

Nella stagione dei carciofi, il dilemma è spesso scegliere il giusto vino in abbinamento. Dall'Alto Adige ci arriva un suggerimento interessante e collaudato, oltre a una gustosa ricetta.L'ideale per la nostra rubrica Stappo alla regola. 

Insalata di carciofi, pere e scaglie di pecorino

Ingredienti

  • 6 carciofi spinosi
  • 1 mazzetto di basilico
  • 1 limone
  • 1 arancia
  • 2 pere
  • 0,125 g di zafferano in polvere
  • 120 g di pecorino stagionato
  • 60 g di misticanza
  • olio extravergine di oliva sale e pepe


Preparazione

  1. Sbucciare le pere, privarle del torsolo e tagliarle a spicchi, cuocere in padella per 5 minuti con poca acqua e con lo zafferano.
  2. Tagliare la scorza dell’arancia a julienne, sbollentarle per un minuto in acqua bollente e scolare.
  3. Pulire i carciofi, privarli della barba interna e tagliarli a spicchi, aggiungere il basilico a julienne, condire con olio, sale, pepe, succo di limone e arancia.
  4. Disporre i carciofi nei piatti di portata con le pere, la misticanza e completare con il pecorino a scaglie sottili e con la scorza dell’arancia a julienne.


Giusto abbinamento


In genere insalate e carciofi sono difficilmente abbinabili. Il Gewürztraminer con la sua natura carezzevole – dovuta alla minima quantità di zuccheri residui - è il perfetto accompagnamento di questo antipasto. In particolare, sono ideali le varietà della Valle Isarco che, non essendo eccessivamente intense, presentano un’adeguata acidità.

Terlaner Alto Adige DOC. Un Terlaner più maturo, pieno e morbido, che si armonizza con le note amarognole dei carciofi.

 

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Si aprono oggi 1 marzo le giornate delle Donne del Vino

Le DDV durante il recente viaggio studio in PortogalloSi aprono oggi 1 marzo le Giornate delle Donne del Vino 2023. Fino al 12 marzo in Italia e nel mondo. Donne, vino: un mondo unito. È all'insegna di questo claim che si svolgono le Giornate organizzate in occasione dell’8 Marzo, per trasmettere un messaggio comune di unione, dialogo e apertura a un network internazionale di donne per incrementare la cultura del vino e la valorizzazione femminile nel settore vitivinicolo.

LE GIORNATE DELLE DONNE DEL VINO 2023 SI APRONO NEL SEGNO DI UN MONDO UNITO

 

 

«UN’ALLEANZA INTERNAZIONALE PER ACCRESCERE LE OPPORTUNITÀ E LA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE»

 

 

Decine di eventi, convegni, dibattiti in tutta Italia e un’iniziativa social dove saranno proprio le foto delle Donne del Vino, il punto di forza per un effetto virale nella rete.

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Il simbolo del mappamondo

Paola Longo vice presidente DDV

Ogni foto ritrae una donna con un mappamondo simbolo scelto sul logo per rappresentare il tema 2023. Partecipano all’iniziativa anche le donne del vino di dieci Paesi del mondo: Amuva (Argentina), The Fabulous Ladies’ Wine Society (Australia), 11 Frauen und ihre Weine (Austria), Donne del Vino del Cile, Wow (Croazia), Femmes de Vin (Francia), Baia’s Wine (Georgia), Vinissima (Germania), Women in Wine (Nuova Zelanda) e Las Damas del Pisco (Perù).

Le Giornate delle Donne del Vino sono un tassello del network internazionale di cui l’associazione italiana è capofila.

Logo Donne Vino Un mondo unito

«Dal 2019 abbiamo costituito una rete internazionale - conferma la presidente nazionale delle Donne del Vino Daniela Mastroberardino - con dieci associazioni femminili simili a noi in altre parti del mondo con cui a novembre abbiamo siglato un patto internazionale di collaborazione. Stiamo lavorando per creare una solida alleanza capace di accrescere le opportunità e l'internazionalizzazione usando lo sharing, la condivisione di esperienze, contatti, formazione e comunicazione.

Le Giornate delle Donne del Vino saranno il primo tassello di un’identità comune di questa rete di associazioni di cui l’italiana è capofila, in virtù del fatto che abbiamo promosso l’idea e siamo la più grande e organizzata associazione femminile del mondo e, dunque, sentiamo forte la responsabilità di guidare il movimento».

L’Associazione, fondata nel 1988, compie quest’anno 35 anni.

#donnedelvino #womenofwine #donnevinounmondounito #festadonnedelvino

Tutte le iniziative delle Giornate delle Donne del Vino sono segnalate QUI

Se vuoi saperne di più sulla nuova Presidente dell'Associzione Daniela Mastroberardino clicca QUI

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I Confini dell’Europa Centrale e del Litorale Adriatico. Mostra

locandina della mostra

I Confini dell’Europa Centrale e del Litorale Adriatico. Mostra a Gorizia. Verrà inaugurata mercoledì 1 marzo 2023 alle 11.00 nell'atrio del Comune di Gorizia la prima parte della mostra, divisa in due periodi temporali: la prima è Storie di pietre e di confini in tempo di Pace che focalizza l’attenzione sull’evoluzione costante e impetuosa dei confini, in una terra contesa come quella del Friuli Venezia Giuli. La seconda è òa tappa finale del progetto promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis con il partenariato del Comune di Gorizia e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sul bando Etnografico.

La mostra, realizzata grazie a una ricerca storica del dott. Lorenzo Salimbeni, rimarrà aperta fino al 16 marzo 2023 e sarà visitabile durante gli orari di apertura del Palazzo comunale

 

Le Sezioni della Mostra

 

Geografia e geopolitica hanno influenzato e limitato i domini, hanno contribuito al formarsi di culture eterogenee e delle comunità nazionali nella definizione di un paradigma che assegna un diverso valore di separazione a seconda dei periodi. Il Confine virtuale, viaggio tra geografia e ideologie che separano i popoli. L’evoluzione del concetto di territorio, dalla proprietà al limes romano, dal confine convenzionale e artificiale alla linea ideale che separa i popoli.
Il confine come separazione di lingue, culture lingue e domini. Il convivere di confini ideologici, la loro imposizione e il loro superamento in due casi studio: l’idea socialista e la fratellanza cristiana.

La storia del Confine Orientale.

Il limes romano, il Patriarcato di Aquileia, La Serenissima e gli Asburgo, il Trattato di Campoformido, Napoleone e la Restaurazione del Congresso di Vienna. La Pace di Villafranca, il Regno d’Italia, la Pace di Vienna del 1866. Dal Confine Imperiale ai trattati di Saint-Germain e di Rapallo. La seconda Guerra Mondiale, il Trattato di Parigi e il Memorandum di Londra. La guerra fredda, la Cortina di Ferro, la caduta del muro. Il Trattato di Osimo. Il Valico: il presidio militare e di polizia nell’era delle Dogane.

La storia e la mappa dei valichi di confine tra Friuli Venezia Giulia, Austria e Jugoslavia.

Schengen: superare i confini L’Europa Unita dopo Maastricht e Schengen, la moneta europea e l'abbattimento dei Confini con l’Austria e la Slovenia. La geopolitica e i suoi effetti reali sulla vita delle genti di confine. Il territorio condiviso: l’alba di un futuro presente. Il nuovo concetto di confine, il suo superamento in un mondo ideale di pace e convivenza, il suo ritorno ai tempi della pandemia globale, il suo futuro nel contesto europeo che ha assegnato a Gorizia e Nova Gorica il ruolo di Capitale Europea della Cultura 2025.

 

 

 

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L'olio è progresso. Parola di OOF Olio Officina Festival

olio officina festival

L'olio è progresso. OOF Olio Officina Festival, Condimenti pr il palato & la mente, giunto alla dodicesima edizione, torna al Palazzo delle Stelline di Milano da giovedì 2 a sabato 4 marzo 2023. Una riflessione completa e articolata sull'attuale situazione del comparto oleario in Italia, dove si contano oltre 500 varietà di ulivo, sulle potenzialità da sviluppare, sulle occasioni da cogliere.

Banco d'assaggio con oli da tutta Italia e dal mondo, approfondimenti, degustazioni guidate agli abbinamenti olio/cibo e masterclass comparative per scoprire le infinite sfumature dell'olio.

Un'intera sezione dedicata ai più piccoli con giochi, laboratori e scuola di cucina: "L'Olio dei e per i bambini". Ingresso libero

Clicca QUI per scoprire il programma con tutti gli appuntamenti 

Clicca QUI per prenotare i workshop, assaggi, degustazioni, laboratori gratuiti 

olio offcina logo 

"Dire che l’olio è progresso diventa fondamentale per la comprensione dei possibili scenari futuri. Rifiutare il progresso significherebbe tradire quanto finora è stato compiuto. L’olio ricavato dalle olive, in particolare, noi lo riteniamo il segno più concreto e tangibile di quanto l’uomo sia riuscito a conseguire nel corso dei millenni. A noi sembra qualcosa di ovvio, ma non è così". "Intanto il progresso ci invita a guardare avanti, come si evince dalla illustrazione di Lavinia Fagiuoli che ritrae una giovane donna posizionata su un albero di olivo intenta con il cannocchiale a guardare oltre quel che vediamo a occhio nudo. Il progresso ci spinge ad andare oltre. Rinunciare al progresso significherebbe arretrare, far regredire l’olivo a elemento selvatico, azzerando così il senso stesso della civiltà"

Tutti dunque a Milano, in corso Magenta 61, nelle sale, nell’atrio interno e nel giardino di Palazzo delle Stelline.

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Architettura e gastronomia di Teruel in Aragona

Teruel. Piazza del Seminario durante la rievocazione storica

Arcchitettura e gastronomia di Teruel in Aragona. Abbiamo dedicato qui sul sito un ampio racconto della rievocazione storica Las Bodas de Isabel de Segura (Le nozze di Isabella de Segura) che si svolge a Teruel in Aragona, una storia molto simile all'amore infelice di Romeo e Giulietta. Cliccate qui per conoscere storia e momenti della rievocazione storica. 

Qui approfondiamo la parte golosa della festa con i prodotti tipici in vendita nel mercato, ma vi diamo anche alcuni cenn su un'architettura molto particolare per la quale la città è famosa. 

TERUEL MIGLIOR ESEMPIO DI ARTE MUDEJAR IN EUROPA 

Un'ulteriore attrazione di questa festa è la cornice in cui si svolge, l'imponente città di Teruel, dove si trova il miglior esempio di arte mudéjar in Europa. La torre della cattedrale, così come le torri di San Salvador, San Martín e San Pedro sono i gioielli di un insieme monumentale mudéjar che è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità. Dal belvedere della Torre del Salvador, risalente al XIII secolo, si può contemplare la bellezza e la maestosità dei paesaggi che circondano la città. Degni di nota l'Escalinata e Plaza del Torico, luogo emblematico della città, dove si svolgono alcuni atti della cerimonia nuziale, ma anche  l'Acquedotto di Los Arcos o il popolare Paseo del Óvalo. 

Lo stile mudéjar costituisce la prosecuzione dello stile cosiddetto mozarabo ed è rappresentato esemplarmente dall'Alcázar di Siviglia, ricostruito tra il 1353 e il 1364 da Pietro I il Crudele (1334-1369), re di Castiglia e León dal 1350.
In architettura i mudéjar utilizzarono tecniche loro proprie: archi a ferro di cavallo, arcate cieche, campanili a forma di minareti e ornamenti lori propri (arabeschi, soffitti a cassettone (artesonados) con intarsi. Applicati agli edifici romanici, ma soprattutto gotici e anche rinascimentali, questi elementi crearono uno stile ibrido di grande interesse. Le sue caratteristiche principali sono l'arco a ferro di cavallo, l'utilizzo di mattoni, la decorazione a stucco cesellata policroma (yeserias) e in ceramica (azulejos). Fu l'utilizzo delle tecniche apportate dai musulmani per edifici costruiti dai cristiani.

Escalinata di Teruel

 

 La gastronomia della regione

 

formaggi della regione di TeruelLa ricca gastronomia di questa regione ha la sua principale fonte di ispirazione nel maiale, con salsicce di vari tipi e ottimi prosciutti. 

salumi in preparazione e cottura durante la rievocazione storica  Il Prosciutto di Teruel è protetto dalla Denominazione di Origine come primo Jamón di Spagna, dal 1983.
https://sede.teruel.es/portal

prosciutto di teruel

Tipiche sono anche le migas a base di pane e maiale, le zuppe all'aglio e l'agnello (ternasco), anch'esso con Denominazione d’Origine

Le migas de Teruel sono un piatto che nasce nei secoli passati per recuperare le briciole degli avanzi di pane ormai indurito che veniva schiacciato creando il cuscurro de pan (un altro esempio di quanto scriviamo da sempre: la cucina non ha confini). Successivamente lo si inumidisce in salamoia durante la notte. Mezz'ora o un'ora prima di servire si mettono tutte le briciole in una padella e si soffriggere con aglio e olio che lasciano un colore dorato. Ai nostri tempi si unisce carme di maiale in particolare chorizo.

 Altri piatti sostanziosi sono il tradizionale Gazpacho de Pastor e le popolari Madejas (involtini, spesso anche a base di trippa)

Infine, la pasticceria di Teruel comprende i deliziosi suspiros de amante dolce a base di formaggio e uova. sospiri di amante credit ph cocina facilisimo

Ternasco de Aragòn focus

ternasco

L’agnello Ternasco de Aragón Igp ha riunito in Aragona le tre culture culinarie che hanno attraversato la storia culinaria di Aragona, quella cristiana, quella musulmana (alimento halal ) e quella ebraica (cibo kosher ).

Gli ebrei spagnoli, nella loro cucina sefardita, preparavano l’agnello con uvetta per poi essere servito come salume.

I musulmani, nella loro cucina andalusa, arrostivano i pezzi aggiungendo erbe come la menta.

I cristiani erano soliti mangiare  cervello, budella e altri oggetti di frattaglie (generalmente mangiavano ciò che arabi ed ebrei rifiutavano a causa delle norme religiose ). Questo modo di cucinare l’agnello, sfruttando gli avanzi, è rimasto oggi come un punto di riferimento della cucina aragonese dell’agnello, leggiamo su euroricette.it Numerose le razze ovine autoctone: Aragonese Rasa, Ojinegra de Teruel , Roya bilbilitana, Ansotana e Maellana.

Tra i piatti più apprezzati oggi ci sonol ‘agnello arrosto e lardellato, marinato nel vino durante la notte preparato alla griglia con patate e pancetta, l’agnello al forno cotto nel forno a legna, le costine, la coscia tartufata.  Ricercato dai gourmet il ternasco a la caldereta, tipico piatto dei pastori.  

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Olio Capitale e Mirabilia per l’oleoturismo

Oleoturismo ph Italia olivicola

Olio Capitale e Mirabilia per l’oleoturismo. L'oleaoturismo si configura come una novità nella proposta di turismo esperienziale a livello nazionale. La sua legislazione data appena al 2022 ed è il frutto dell’attenzione alla richiesta sempre crescente di un prodotto green, slow, naturale, sano e adatto alle famiglie.

Olio Capitale e il network camerale Mirabilia porteranno all’interno del 15.o salone degli oli extravergini tipici e di qualità 22 aziende nazionali che si sono distinte per la creazione di proposte destinate ai turisti: degustazioni, passeggiate e attività tra gli uliveti, corsi per adulti e bambini, ma anche accoglienza in b&b o glamping, percorsi fitoterapici e oil spa.

Un ricco catalogo di idee che puntano alla crescita culturale e al benessere personale.

Oleotusimo e accoglienza in frantoio

In vista dell’appuntamento fieristico di marzo 2023 la Camera di commercio Venezia Giulia attraverso la società in house Aries e Mirabilia hanno effettuato un sondaggio tra i produttori per conoscere meglio le esigenze sia delle realtà interessate all’oleoturismo, che di quelle che già lo avevano attivato in ambito aziendale. Hanno risposto affermativamente 69 produttori in ambito nazionale, che sono stati invitati a prendere parte a dei corsi di formazione costruiti ad hoc per rispondere alle richieste delle imprese stesse.

Oleoturismo e accoglienza in frantonio è il titolo del primo appuntamento che si è svolto in questi giorni e nel quale ben 33 produttori hanno seguito la lezione di Bruno Bertero, direttore generale di Ente turismo Langhe Monferrato Roero con una consolidata esperienza nella valorizzazione e sviluppo turistico.

Martedì 28 febbraio Enrico Marchetto, noto social media strategist, sarà il relatore dell’incontro dal titolo “Social media e turismo locale: Facebook e Instagram servono veramente? Quanto tempo ci devo dedicare? Quanti soldi ci devo investire?”. Il ciclo formativo si concluderà il 2 marzo con l’on. Dario Stefano, manager e docente universitario e già promotore della legge sull’oleoturismo, che tratterà il tema “Oleoturismo: dalla norma allo sviluppo di un importante driver per i territori”.

 

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Wagmama: fermata Milano Garibaldi

wagamama noodleWAGAMAMA, FERMATA MILANO GARIBALDI. wagamama, tra i più apprezzati brand di cucina panasiatica, apre il suo decimo ristorante in Italia il primo marzo 2023. Il nuovo locale fa parte dell’attesa Food Hall nella stazione di Milano Porta Garibaldi, realizzata in partnership con Altagares Italia (Gruppo Altarea).

Ramen, teppanyaki grigliati, donburi di carne e verdure, gyoza, noodles, il profumo del curry che avvolge diverse portate, il menù wagamama presenta più di 50 piatti, un viaggio gastronomico e sensoriale dove non mancano proposte vegetariane, vegane, le mini portate per i più piccoli. un'ampia selezione di tè e le centrifughe preparate al momento. 
e nel locale, con cucina a vista, è sempre possibile ammirare gli chef all’opera.

Il nuovo ristorante, 120 posti e 20 dipendenti, si aggiunge ai tre già presenti sul territorio milanese, dalla centralissima via San Pietro all’Orto, passando per lo Shopping District di CityLife fino alla Food Court del Bicocca Village. 

wagamamaWAgamama

wagamama nasce a Londra nel 1992, visione inglese della cultura gastronomica nipponica, ed è una catena presente oggi in tutto il mondo con oltre 200 ristoranti. In Italia è gestita dal gruppo C&P, l’alleanza tra Chef Express e Percassi creata nel 2019 con l’obiettivo di istituire un operatore di riferimento nell’offerta di ristorazione multi-brand nel settore dei Centri Commerciali, Shopping Mall, centri cittadini, Outlet e Retail Park.

Propone cucina di ispirazione giapponese in grado di unire cibo fresco e nutriente a un servizio amichevole dal buon rapporto qualità-prezzo. Dall’apertura del primo ristorante a Londra nel quartiere di Bloomsbury nel 1992, wagamama ha proposto una nuova esperienza gastronomica nel Regno Unito ed è attualmente presente in 22 paesi.

È presente in Italia dal 2017 con 10 locali

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Las bodas de Isabel de Segura

Il bacio degli amanti Las bodas de Isabel de Segura è un evento che ricrea la storia tragica degli Amanti di Teruel trasforma in una gioiosa festa popolare Il matrimonio di Isabel de Segura rievoca una vicenda simile a quella di Romeo e Giulietta in Italia. 

Gli amanti di Teruel il tragico epilogo: le loro mani si intrecciano tra i sarcofaghiQuesta storia romantica e tragica ha dato origine anche a una vera e propria celebrazione che mobilita l'intera città aragonese e richiama decine di migliaia di visitatori in date sempre vicine a San Valentino. I momenti salienti della storia vengono rappresentati da centinaia di attori e attrici in diversi luoghi di Teruel, dai suoi abitanti e da spettatori che indossano costumi medievali e partecipano alla rappresentazione dell'amore e del dramma.

Gli amanti di Teruel un momento della rievocazione storica

La celebrazione è stata dichiarata Festival di interesse turistico nazionale e aspira a diventare di interesse internazionale.

Teruel fa parte della rete “Europe in Love”, che riunisce una serie di città con storie d'amore che hanno segnato il loro territorio.

 

 

Gli amanti di Teruel un momento del corteo Una leggenda millenaria

La leggenda, o la storia, vuole che Isabel e Diego siano cresciuti e abbiano giocato insieme nella Teruel del XIII secolo. Entrambi provenivano da famiglie nobili, lei era la figlia del ricco mercante Don Pedro de Segura, lui della famiglia Marcilla, di nobile stirpe ma in fase di declino. Il loro amore adolescenziale si rafforzò e pensarono persino di sposarsi, un'idea che però non piacque al padre di Isabel, che non avrebbe permesso alla figlia di sposare qualcuno di un ceto inferiore al suo.

Su insistenza di quest'ultimo si giunse a un accordo in base al quale Isabel avrebbe aspettato almeno cinque anni in modo che Diego ottenesse denaro e onori. Diego partecipò alle crociate contro i Mori e prese parte alla famosa battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212, una delle più importanti della Reconquista, vinta dai cristiani sui musulmani.

Mentre Diego combatteva e conquistava onori e ricchezze, Isabel rimase sola per cinque lunghi anni, aspettandolo e non sapendo quale sarebbe stato il suo destino. I soldati di ritorno dalla battaglia di Muret, a cui aveva partecipato anche Diego, riferirono che erano morti quasi tutti e uno di loro disse di aver visto Diego con i suoi occhi cadere in battaglia combattendo al fronte.

La giovane donna accettò allora la proposta di Don Pedro de Azagra, il potente signore di Albarracín. Il matrimonio fu celebrato con grandi feseteggiamenti. 

Amanti di Teruel il compianto per DiegoIl ritorno di Diego

Proprio quel giorno però Diego riuscì a tornare a Teruel. Il suono delle campane e la musica annunciavano no che la città stava celebrando il matrimonio di Isabel de Segura con Don Pedro de Azagra. Diego pdecise di andare a cercarla e di chiederle il bacio che aveva desiderato durante i lunghi e duri anni di battaglie. Si arrampicò sul balcone della neo-sposa e la svegliò per implorarla di dargli quest'ultima prova d'amore. Isabel si rifiutò perché non voleva offendere il marito appena sposato. Quel rifiuto spezzò il cuore di Diego, che cadde morto accanto a lei.

La morte di Isabella Secondo la storia, la sua strana morte sconvolse tutta la città, che accorse alle funzioni per l'anima di Diego. Isabel, addolorata per aver perso il suo vero amore, si intrufolò al funerale per potergli dare il bacio che gli aveva negato in vita. Si avvicinò al corpo del suo amato e lo baciò intensamente, ma il suo cuore cedette e cadde morta sul cadavere di Diego.

Le famiglie di entrambi e il marito di Isabel Pedro de Azagra, riconciliati dal dramma e dalla storia d'amore, decisero di seppellirli insieme perché non si separassero mai più. E in questo modo riposano vicini ancora oggi.

Gli amanti di Teruel, i sarcofaghi

Una rievocazione storica

In piazza del Seminartio si raccoglie la folla per assistere alla rievocazione storicaAnche se la festa è conosciuta come "Gli Amanti di Teruel", in realtà il suo nome è Las bodas de Isabel (II matrimonio di Isabel de Segura) e fa parte dell'Associazione Spagnola di Festival e Rievocazioni Storiche che conta più di 40 componenti in tutta la Spagna. Questa celebrazione dell'amore sarà festeggiata nel 2023, e sarà un quarto di secolo da quando è stata rappresentata a Teruel per iniziativa di Raquel Esteban, che ha ricercato e documentato le usanze dell'epoca medievale. Nel corso degli anni, Las Bodas de Isabel de Segura è cresciuto e propone un programma con mercati medievali, teatro, musica, danze, mostre e altre attività ricreative, oltre a dare la possibilità di assistere a passaggi caratteristici come l'ingresso delle truppe aragonesi nel cuore del centro storico. 

Più di 120 gruppi di attori e attrici partecipano alle scene principali: Sandra Grijalba sarà Isabel ed Elías Hernández interpreterà Diego. Marian Pueo è incaricato di dirigere le scene della storia degli amanti, come Il Consiglio di Teruel, Il matrimonio di Isabel, L'arrivo di Diego, Il funerale e la morte di Isabel, mentre Alfonso Pablo si occuperà delle scene "parallele", che si svolgono intorno alle rappresentazioni della leggenda e inquadrano il contesto storico e sociale, oltre a consentire registri e temi diversi, come La Disputa de Dueñas, Juicios de Amor, Huérfanos de la Madre Frontonia o El Conciliábulo. Anche i più piccoli parteciperanno con scene e attività di animazione guidate da Sixto Abril, che coordina anche i laboratori di danza medievale. In totale ci saranno più di 60 spettacoli di attori dilettanti.

Las Bodas de Isabel “è stata tra le ultime grandi feste che si sono tenute nel 2020, prima della pandemia di coronavirus - ha commentato Emma Buj, sindaca di Teruel, durante la presentazione di questa edizione - quest'anno torniamo a come erano le feste un tempo, eventi che coinvolgono tutti i sensi pcon il colore nelle nostre strade, l’atmosfera festosa, gli spettacoli teatrali, un mercato medievale. La nostra città si trasforma in una città del XIII secolo”.

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Cristian Derosa del Civiform al terzo posto come Miglior Allievo nazionale

 aCampionati  di cucina a RiminiCristian Derosa del Civiform terzo classificato al Concorso Miglior Allievo nazionale degli Istituti professionali alberghieri d'Italia svoltosi a Rimini.  Cristian Derosa, 17 anni, frequenta il quarto anno del corso Tecnico di Cucina al Civiform di Cividale del Friuli. All’evento, riconosciuto dalla Worldchefs (Confederazione Mondiale dei Cuochi) e organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi (FIC) Cristian ha ottenuto una medaglia d’oro (attribuita a chi ottieni punteggi superiori a 90) e il terzo posto al Contest Miglior Allievo Istituti Alberghieri d’Italia. Per lui, oltre alla coppa, come premio una giornata di formazione presso il Cast alimenti di Brescia.

In gara con Cristian c’era il suo compagno di corso Francesco Linossi, che gli ha fatto da assistente nella realizzazione del piatto.

Cristian Derosa del CiviformI precedenti successi 

Davvero promettente il percorso di Cristian che, nonostante la giovanissima età, vanta nel suo palmares già numerosi successi: medaglia d’oro e titolo di Campione regionale FVG al Concorso “Miglior allievo istituti alberghieri” organizzato dall’Unione Cuochi FVG nel 2022 con il piatto Cappellacci alla milanese, Medaglia d’argento e 6^ classificato nazionale ai Campionati della cucina 2022 – Contest “Miglior allievo istituti alberghieri” con l’Uovo alla fiorentina e, a gennaio 2023, campione regionale FVG al Trofeo “Miglior allievo istituti alberghieri” organizzato dall’Unione Cuochi FVG con il suo Merluzzo Islandese ai sapori Friulani. Titolo che gli ha consentito di partecipare alla finalissima nazionale di Rimini.

Una grande soddisfazione per Cristian che ha dichiarato: “Se una cosa mi piace, la faccio volentieri, anche se costa sacrificio”. Anche per il futuro ha le idee chiare “Dopo il diploma di quarto anno” racconta “voglio continuare il mio percorso nella cucina, fare tante esperienze diverse e viaggiare”.

Cristian Derosa con la  Direttrice Civiform Chiara FranceschiniSoddisfazione anche per i docenti 

Soddisfazione anche per i docenti che lo hanno preparato ad affrontare una competizione così prestigiosa: lo chef Marco Tomasetig che lo ha seguito nel suo percorso scolastico al Civiform e lo chef del ristorante Là di Moret di Udine, Stefano Basello, dove Cristian ha svolto lo stage. Una riprova della sinergica collaborazione che contraddistingue il mondo della formazione professionale e le aziende di punta del settore.

 

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Festeggiare l'8 marzo con le amiche in Vinum Spa

vinum spa Castello di Spessa resortFesteggiare l’8 marzo con le amiche, regalandosi qualche ora di relax fra SPA sorseggiando un insolito aperitivo. Questa la proposta della Vinum SPA del Castello di Spessa Resort di Capriva del Friuli, che per la Festa della Donna prolungherà l’orario e resterà aperta anche la sera fino alle 21.30.

Vinum spa Castello di SpessaAperiVinum

 L’AperiVINUM - Festa della Donna edition prenderà il via alle 18.30, dando la possibilità di godersi il benessere con le amiche dopo l'orario lavorativo fra bagno turco, saune, docce emozionali, percorso Kneipp, bagni nella piscina interna con idromassaggio. Come corollario il relax sui comodi lettini della sala panoramica, con i vini della tenuta come aperitivo in accompagnamento a gustosi stuzzichini.

Alle partecipanti sarà fornitolo lo SPA KIT e sarà offerto un omaggio. Posti limitati, assolutamente consigliato prenotare.

Lo si può fare comodamente online 

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Menfi Città del Vino 2023 svela il suo programma

Menfi Città Italiana del Vino 2023Menfi Città del Vino 2023 svela il suo programma. Un anno di eventi. E ritorna Inycon, la grande kermesse enologica di Sicilia, un'ouverture a fine aprile e poi tre giorni a giugno subito dopo il solstizio d’estate

Distese di vigneti abbracciano oltre la metà del territorio di Menfi, dalle spiagge fino alle dolci colline i lunghi filari raccontano l’essenza del territorio: agricoltura di qualità e turismo enogastronomico ed esperienziale, oggi considerati il vero valore aggiunto di un areale dove il vino è motore propulsore dell'intero comprensorio.

conferenza stampaNelle nuova sede di Mandrarossa è stato presentato il calendario di attività (che sarà incrementato in itinere) per Menfi Città Italiana del Vino 2023: presenti i Comuni della valle del Belìce e diverse Città del Vino, gli agricoltori, i viticoltori, gli operatori del settore ricettivo ed enogastronomico ma soprattutto le cantine, vera anima di un territorio che oggi racconta una Sicilia legata alle tradizioni ma con un continuo sguardo al futuro.

menfishire vigneti sulla sabbia

 

Decine di appuntamenti a Menfi e nelle Terre Sicane 

 

“Gli eventi che abbiamo presentato oggi sono un punto di inizio e non di arrivo - sottolinea il Sindaco di Menfi e Presidente della Fondazione Inycon Marilena Mauceri - Per la prima volta siamo riusciti, grazie a tutti i partner coinvolti a realizzare un calendario unico che abbraccia gli appuntamenti più importanti delle Terre Sicane”.  Degustazioni, corsi, convegni ma anche importanti eventi in programma:

il 4 Marzo Menfi ospiterà la Giornata Nazionale Donne del Vino alla presenza della neo presidente Daniela Mastroberardino

il 19 Aprile l’Unione Italiana Vini propone un convegno dal titolo Il vino alla sfida del cambiamento

28-29-30 Aprile l’Overture di Inycon 

in maggio il XXI Concorso Enologico Internazionale Città del Vino 2023 e  molti altri eventi anche nelle Città partner del progetto come Sambuca di Sicilia, Santa Margherita, Sciacca, Caltabellotta e Contessa Entellina.

Grande attenzione rivolta al territorio di Menfi con le sue cantine Barbera, Planeta, Settesoli, Serra Ferdinandea, Feudi del Pisciotto, Tenuta Stoccatello, Masseria del Carboj)ma anche con la sua DOC di riferimento, nata nel 1995 su spinta del Cavaliere Diego Planeta, che oggi è considerata tra le più interessanti del panorama enologico e sesta per produzione nell’isola.

vigneti sul mareA Menfi l’agricoltura ha saputo realizzare un modello integrato di economia che, salvaguardando e valorizzando le colture tipiche locali, è riuscita ad aprire nuove opportunità e prospettive: tra i riconoscimenti più importanti che oggi la rendono meta turistica apprezzata sicuramente le diverse Bandiere Blu (per il mare pulito) e Verdi (per le spiagge a misura di bambino). 

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