Vendemmia di solidarietà a Le Manzane


vigneti le manzaneDomenica 7 settembre a San Pietro di Feletto (TV) speciale vendemmia di solidarietà all'azienda agricola Le Manzane (via Maset 47/b): ci saranno i Clown della Fondazione Dottor Sorriso Onlus di Lainate (MI). Dalle 9 alle 12 i grappoli di Prosecco DOCG saranno raccolti dai Clown della Fondazione e da tutti coloro che, armati di forbici, vorranno partecipare. La vendemmia di solidarietà è aperta al pubblico volenteroso. Alla mattinata di raccolta dell’uva seguirà un pranzo offerto dalla cantina. Programma della giornata:
Ore   9.30    distribuzione nasi e inizio vendemmia
Ore 12:00   aperitivo con Prosecco Superiore DOCG e cartoccetto di mare (in collaborazione con Ristorante Relais Ca’ del Poggio)
Ore 13:00   pranzo in caneva
Intrattenimento con Gigi Miracol saltimbanco.
L’uva raccolta domenica sarà vinificata e spumantizzata. Parte del ricavato dalla vendita delle bottiglie di Prosecco Superiore prodotto sarà devoluto alla Fondazione  Dottor Sorriso Onlus.
Il programma potrebbe subire alcune variazioni poiché Le Manzane intende trascorre questa giornata con lo spirito della festa e della convivialità tipico delle vendemmie di un tempo.
Per partecipare al pranzo offerto dalla cantina si richiede una prenotazione telefonica al numero 0438.486606 o via e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. poiché i posti sono limitati.
L’azienda agricola Le Manzane si trova in provincia di Treviso, a San Pietro di Feletto, nell’area di produzione del Conegliano Valdobbiadene DOCG.  I vigneti si estendono su 35 ha di proprietà e 23 ha in affitto. Vitigni coltivati: Glera, Incrocio Manzoni, Merlot, Cabernet, Marzemino, Chardonnay, Pinot bianco. 22 etichette. Prodotto di punta è il Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore. L’azienda è gestita interamente dalla famiglia Balbinot.


 

 

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Sotto lo stesso cielo dal 1° al 7 settembre

Musica, danza, cabaret, mercato multietnico in Piazza Ponterosso e zone limitrofe a Trieste dal 1 al
7 settembre dalle 9.00 alle 23.00. “SOTTOLOSTESSOCIELO” è l'annuale manifestazione a ingresso libero dedicata al panorama multietnico, promossa dalla Confesercenti di Trieste  con il Comune di Trieste. (nella foto un momento della conferenza stampa).La manifestazione si terrà ancora nella sede storica di piazza Ponterosso e si prepara ad un cambio di formula: pur mantenendo il tema portante della multiculturalità, dal 2015 l’evento si trasformerà in una fiera dello Street Food. All’interno di una settimana di mostra mercato etnico e prodotti tipici, ci saranno quattro giorni intensissimi di appuntamenti culturali: teatro, musica, danza, cabaret e somministrazione di piatti esotici.
Tre gli scenari della rassegna che ospiteranno gli eventi pomeridiani e serali. Al palco principale di Piazza Ponterosso, che ospita agli spettacoli e area ristorazione, si affiancheranno Via Cassa di Risparmio e il Canale, dove troveranno spazio – rispettivamente – le proposte di artigianato e gli stand di prodotti artigianali.
La manifestazioni intende proseguire nel proprio percorso di conoscenza e promozione delle culture altre presenti in città attraverso momenti di condivisione (sotto forma di musica, spettacolo, ballo e piatti tipici, che rappresentano la cultura culinaria) con i gruppi e le associazioni che le rappresentano.  Nell’ambito dello spazio SottolastessaMusa verrà concesso spazio gratuito alle associazioni operanti sul territorio affinché possano promuoversi attraverso saggi di danza, teatro, musica, letture sceniche. Il contenitore offrirà quotidianamente (dal 4 al 7 settembre) uno spazio ad Annalisa Danze, Eos Arte In Movimento, Viento Flamenco, Company Tango Fatal, Salice Verde, Accademia Musical Theatre Trieste.
I concerti delle 21.30 prevedono musica dal vivo di qualità, adatta ad un pubblico trasversale e quindi anche alla partecipazione delle famiglie (jazz, klezmer, folk) e secondo i dettami del regolamento comunale saranno concentrati nelle sole quattro giornate di giovedì, venerdì, sabato e domenica. Sarà come di consueto allestito un mercatino multietnico dedicato all’artigianato, all’abbigliamento e all’oggettistica/bigiotteria strettamente collegata al tema della manifestazione, perseguendo la selezione della qualità delle proposte.
Giovedì 4 settembre alle 18.00 concerto acustico di un nuovissimo trio folk, Yoko Ensemble, composto da tre giovanissimi musicisti triestini (Stefano Bigontina: piano, Giovanna Rados: violino, Gaia Misrachi: voce). Alle 19.30 Show Cabaret degli allievi della Scuola di cabaret di Flavio Furian con un Cameo del Maestro. Alle 21.30 spettacolo musicale esplosivo presentato dai Brazos Black Suit Trio, formazione di matrice urbana che attinge dalla malinconia del blues e scatena l'energia del rock.  Venerdì 5 settembre alle 21.30 "Una valigia piena di Note”, quintetto di ampio contenuto culturale e folkloristico pensato da Chiara Gelmini e Tiziano Bole (con la collaborazione di Samuele Orlando).
Sabato 6 settembre alle 21.30 concerto de “Le biZZarrie", orchestra triestina udove la narrativa si mescola allo swing, al rockabilly, al jazz. Domenica 7 settembre infine ancora per Sotto la stessa Musa si esibiranno Accademia Musical Theatre (che presenterà un atto unico di Oscar Wilde, "Il delitto di Lord Arthur Savile") e Salice Verde (musica e danza). Alle 21.30 si esibirà D'altri Luoghi, trio acustico composto da Irene Puzzo, Giovanni Settimo, Alessandro Perosa.
La presentazione ufficiale sul palco si terrà giovedì 5 settembre alle ore 17.30 in Piazza Ponterosso ala presenza delle Autorità.
La manifestazione, che si svolge in collaborazione con il CAT FVG (Centro di Assistenza Tecnica Regionale Confesercenti), è co-organizzata con il Comune di Trieste, con la Confesercenti FVG, il Co.Svi.G (Consorzio di Sviluppo Garanzie), Assotabaccai ed Assoservice, nonché dalla ditta Flash srl e dall’Accademia di Estetica 2P. Altre informazioni ufficiali sul sito http://www.confesercentifvg.it.

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Colli Orientali Friuli: vendemmia 2014

CofColli Orientali, uve con gradazioni più basse, ma buona qualità dei vini. E’ la fotografia della vendemmia 2014. Gigante: “La produzione sarà più in linea con le richieste del mercato e, sostanzialmente, stabile”. Gradazioni alcoliche mediamente più basse, ma uguale qualità dei vini e un leggero calo di produzione delle uve. Sono le caratteristiche principali della vendemmia 2014, fotografate in questi ultimi giorni di agosto dai tecnici del Consorzio Friuli Colli Orientali-Ramandolo. I dati dell’andamento climatico, dello stato sanitario delle uve e dei primi dati di maturazione, assieme ai suggerimenti sulla scelta delle date vendemmiali, sono stati presentati durante un affollato incontro tecnico che si è tenuto nella nuova sede del Consorzio, presso la Villa Nachini Cabassi di Corno di Rosazzo.
«Di per sé – commenta il presidente del Consorzio, Adriano Gigante – le gradazioni alcoliche più basse non vanno certamente a scapito della qualità del vino futuro. Anzi, sono assolutamente in linea con le nuove tendenze di consumo dove si prediligono vini più leggeri, freschi e aromatici, soprattutto se bianchi. Dal punto di vista sanitario, le piogge persistenti hanno creato alcuni problemi ai grappoli delle varietà più sensibili che, però, saranno risolti dai vignaioli in fase di raccolta (cernita e pulizia dei chicchi colpiti dalle fitopatie), senza intaccare lo standard di qualità racchiuso da sempre nelle nostre bottiglie. Anche per questo motivo, stimiamo che la produzione complessiva del Vigneto Friuli sia leggermente inferiore all’anno scorso (del 5-10%) o stabile, visto l’entrata in produzione molti ettari di Prosecco che, notoriamente, sono maggiormente produttivi in termini di uva e vino rispetto alle altre varietà».
Oltre ai dati di maturazione, durante l’incontro, i tecnici dei Colli Orientali hanno presentato i risultati di prove sperimentali di campagna con l’utilizzo di nuovi prodotti (naturali e di sintesi) per la salvaguardia della sanità delle uve a ridosso della vendemmia e un programma (sviluppato dall’Istituto Edmund Mach di San Michele all'Adige) che permette (grazie ai dai storici meteo e di maturazione di un determinato vitigno, vigneto o area), di scegliere in modo ottimale e organizzato il momento migliore per la vendemmia.

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Graz capitale dei Sapori

mercato a grazGenusshauptstadt significa Capitale dei Sapori. E il Ministero dell’Agricoltura austriaco ha assegnato, nel 2008, a Graz proprio questo appellativo. Da allora Graz, il capoluogo della Stiria, continua a crescere come centro di eccellenza eno-gastronomico. Crescono, per numero e qualità, i ristoranti partner del progetto Capitale dei Sapori, e aumentano il numero di “cappelli” Gault Millau, i riconoscimenti della migliore guida austriaca dedicata ai ristoranti: a Graz i ristoranti segnalati sono ben 56 per un totale di 321 cappelli assegnati.
Ma la fama di Graz come Capitale dei Sapori non si limita alla ristorazione. Arriva direttamente dalla disponibilità di materie prime di altissima qualità e dalla possibilità di acquistarle in città, dai produttori. Nell’area che circonda Graz le aziende agricole sono più di 800 e  molti hanno uno stand o un chiosco nei mercatini contadini in città. Il più ricco e  vivace è quello, storico, di Kaiser Josef Platz, a due passi dal Teatro dell’Opera. E’ aperto tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle 6 alle 13 e propone un po’ di tutto: dolci fatti in casa, frutta biologica, centrifughe ricchissime di vitamine,  piccole macellerie e salumi lavorati in fattoria, splendidi fiori e decori vegetali per la casa, verdure tradizionali, formaggi e latte appena munto , pani profumati, preziosi rivenditori di spezie , di frutta secca e di semi e poi banchi dove trovare le vivaci zucche stiriane e tutti i loro prodotti ,dal pane ai dolci, dall’olio alla polpa già tritata, pronta per diventare una pregiata zuppa. Vale la pena visitare anche il mercato della Lendplatz , aperto dal lunedì al sabato, dalle 6 alle 13. Non ci sono commercianti di professione, solo veri contadini a cui chiedere i segreti per abbinare i vini al menù, per conservare al meglio l’olio di semi di zucca o per far crescere sul balcone di casa le piantine di timo e basilico. E, incredibile ma vero, si trova anche un piccolo banco di pescheria, con pesce freschissimo, d’acqua dolce. Ci sono poi altri 11 piccoli mercati rionali, sparsi per la città.
In tutti i mercatini si trovano, stagionalmente, tutti i prodotti tipici dell’area di Graz. Si possono acquistare i semi di zucca, detti “l’energia stiriana”, crudi o tostati, magari anche ricoperti di cioccolato, e l’olio di semi di zucca, ricco di vitamine, con il suo caratteristico color verde scuro e il profumo di noce. Si trovano i giganteschi fagioli Käfer, davvero saporiti, ottimi in insalata e il Kren stiriano, un rafano utilizzato per preparare gustose creme, le succose mele della Stiria orientale, una quindicina di tipi di pane tradizionale, dal Dinkelvollcorn, a base di farina di farro, al Grazer Herz, con farina di segale , di frumento e malto, e la Grazer Krauthäuptel, la croccante insalata di Graz. E poi, ancora, vini, per lo più bianchi, con il Welschriesling sopra a tutti, la birra, chiara, locale, e il prosciutto crudo Vulcano, affumicato con legno di faggio.
C’è poi un lunghissimo calendario di eventi gastronomici. Dopo i grandi appuntamenti estivi, culminati a Ferragosto nell’edizione 2014 della Lunga Tavola dei Sapori, una cena per 700 ospiti, proposta da 27 cuochi grazesi nel cuore del centro storico cittadino con tavole apparecchiate con bicchieri di cristallo e candelabri d’argento, la fine dell’estate e l’avvio dell’autunno sono dominati dalle passeggiate e dai corsi. Ci sono visite guidate per tutti i gusti: per gli appassionati di birra (ogni venerdì sino al 24 ottobre), per chi vuole scoprire i sapori più innovativi o segreti della città (sabato sino al 25 ottobre o domenica sino al 26 ottobre) e poi degustazioni di olio di semi di zucca (il 12 settembre, il 10 ottobre e il 14 novembre). Sino a fine settembre poi, ogni mercoledì sono in programma corsi di cucina per bambini, per promuovere la buona cucina anche tra i più piccoli.  Per partecipare agli eventi  (a pagamento) rivolgersi al consorzio turistico Graz Tourismus http://www.graztourismus.at/it

Graz, città del design Unesco

Graz, città dei sapori: marzo ricco di appuntamenti

La tavola del gusto: a Graz il 20 agosto

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Flauto e arpa in chiesa a Tarvisio

Il festival Nei suoni dei luoghi propone per sabato 30 agosto alle 21 a Tarvisio nella chiesa dei SS apostoli Pietro e Paolo un duo di flauto e arpa. Il duetto strumentale flauto e arpa è un’unione perfetta che dove il suono melodioso del flauto traverso viene accompagnato dalla dolcezza e dal calore degli arpeggi dell’arpa. L'occasione per assaporare le note classiche dei due strumenti in un'atmosfera particolare è appunto questo concerto eseguito dal duo Eugenia Ceschiutti e Claudia Mauro inserito nel programma della 16.a edizione del Festival Musicale Internazionale "Nei Suoni dei Luoghi" organizzato dall'Associazione Progetto Musica con il contributo della Regione Fvg, che si svolgerà sabato 30 agosto
Il concerto, a ingresso libero sino a esaurimento dei posti, si svolge in collaborazione con il Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine. Il duo flauto e arpa è formato infatti da due giovani studentesse del conservatorio  con all'attivo numerosi riconoscimenti e premi nazionali e internazionali. Il programma della serata sarà sospeso tra "antichità" e " modernità" alternandosi tra brani per il duo e composizioni per flauto solo e arpa sola. Le musiche scelte da un ampio e suggestivo repertorio saranno di Debussy, Amorosi, Krumpholtz, Paradisi, Hilse, Donizetti e Ibert.
Facebook/neisuonideiluoghi2014

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La storia del torchio per l'uva

Esposizione presso il Museo Etnografico del Friuli in borgo Grazzano 1, Udine sulla storia del torchio da uva. Una cinquantina di modellini in scala 1:10 realizzati da Geremia Nonini e fedelmente studiati in fonti antiche, rilevamenti, verifiche nei musei specializzati, illustrano la storia del torchio, a partire dal torchio primordiale in cui le vinacce, poste in una conca di pietra appena sbozzata, venivano pressate con alcune pietre caricate sulla parte superiore. Figurano modelli e varianti di torchi a pressione diretta, a sacco (le vinacce venivano strizzate per torsione del sacco di fibre vegetali in cui venivano poste), a leva, a cunei, a vite centrale. Sin dal momento in cui l’uomo scoprì che dal frutto della vite si poteva ottenere una bevanda gustosa ed inebriante è sorta la necessità di spremere completamente l’uva per ottenere il massimo prodotto nel modo più agevole possibile.
Non esistono a tutt’oggi precisi riscontri documentari o archeologici sui primitivi metodi usati per quest’operazione. Possiamo soltanto immaginare una spremitura fatta con le mani o con i piedi (tuttora praticata) considerando che questi erano i mezzi naturali più immediati a disposizione dei primi vinificatori. Probabilmente le operazioni di pigiatura dell’uva e di torchiatura (o strizzatura) delle vinacce, in seguito ben distinte, si riducevano a una sola operazione, ma è verosimile che ben presto si siano “inventati” attrezzi idonei a spremere fino all’ultima goccia di succo che con la fermentazione si sarebbe trasformato nel prezioso vino. Così prezioso da diventare bevanda prescelta per le libagioni rituali e da chiamare in causa gli Dei dell’Olimpo con Dioniso (Bacco per i romani), nato da Giove, dio del vino e della viticoltura che, con la sua strana corte di sileni, satiri, fauni e baccanti ha avuto un importante ruolo nella mitologia. L’importanza del torchio strumento fondamentale per la produzione del vino è dimostrata anche dall’elevato significato simbolico attribuitogli nel culto religioso. La vite, il grappolo ed il vino sono tutti elementi presenti nella Bibbia con una forte carica simbolica. Nel libro di Sirach (31,25-31) si enunciano le buone regole per come bere il vino, “… come un’acqua di vita è il vino per l’uomo, quand’esso lo beve con moderazione. Che vita è quella senza vino, che è stato creato sin dagli inizi per dare gioia? Lietezza; godimento e desiderio provoca il vino, quand’esso viene bevuto a tempo debito e con moderazione ….”. Numerose sono nel corso dei secoli le illustrazioni dedicate al “torchio mistico”.
Nell’atrio del Museo sono inoltre esposti oggetti della collezione Ciceri fra cui i boccali friulani da vino dalla caratteristica policromia floreale oltre a particolari bottiglie di vetro, piatti dei mesi, insegne e oggettistica.
Venerdi 19 settembre alle ore 17.00 Geremia Nonini in un percorso guidato illustrerà aspetti storici e tecnici dei diversi modellini esposti.

 


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Pordenone Blues Festival and More

Pordenone blues contestProsegue anche venerdì 29 agosto il Blues Food Wine & More, sezione del Pordenone Blues festival che unisce la musica ai sapori e alla promozione turistica del territorio e che si affianca al tradizionale appuntamento vintage di  Its only rock’n’roll! But i like it. Entrambi gli eventi si svolgono tra piazza della Motta e il Convento di san Francesco. La scoperta del territorio comincia la mattino con la gita blues Per le vie d’acqua e dell’arte nella Val di Cosa e Val d’Arzino, our turistico gratuito con partenza alle 8.30 da piazza XX Settembre. Nel pomeriggio alle 17 apriranno gli stand dei produttori locali tra cibi, vini, grappe e caffè con possibilità di degustazione. Alle 18 la saletta incontri del Convento ospiterà l’incontro dedicato alla Birra. Alle 19, Il pala-palato allestito in piazza della Motta ospita lo show cooking di Luca Manfè il giovane avianese vincitore di Masterchef USA, che creerà sotto gli occhi del pubblico due piatti a ritmo di blues. La degustazione è a numero limitato e a pagamento con prenotazione (info: 335 6065794).
Alle 17 in piazza della Motta prenderà il via la quarta edizione di “It's only rock'n'roll... but I like it!”, evento del Pordenone Blues Festival dedicato al Rock'n'Roll d'annata. La colonna sonora della giornata, curata da DJ Zellaby, sarà infarcita da ritmi americani dagli anni '40 all'inizio degli anni '60, dalle big band di Glenn Miller e Benny Goodman e simili, fino a Elvis Presley e tutti i suoi sudditi. Immancabile il mercatino delle pulci con abbigliamento e accessori, dischi, fumetti, riviste d'epoca, memorabilia e gadget vari. Sarà inoltre allestito un mini studio fotografico dove ci si potrà far ritrarre con accessori vintage: una piccola finestra affacciata indietro nel tempo. Alle 18.30 lo stage di ballo jive, curato dalla scuola Top Dance Rising Stars di Pordenone, consentirà anche ai meno portati di muovere i primi passi a ritmo di rock'n'roll.  Alle 21.00 - novità di quest'anno – ci sarà una sfilata di moda curata da Cimbè – Azzano Decimo, negozio specializzato in abiti d'epoca e riproduzioni, che mostrerà al pubblico alcuni dei suoi più bei modelli sia vintage che di oggigiorno, sempre con gusto retrò.

Seguirà l'atteso concerto di Billie and the Kids, una band croata di otto elementi capitanati da Ana Klabukar (Billie) che si scateneranno e faranno scatenare il pubblico col loro primordiale rhythm and blues e jump blues che ci ricorderà Fats Domino, Ruth Brown, Little Richard. Dopo i successi ottenuti al Summer Jamboree di Senigallia, al Kustom Weekend di Figline Valdarno (FI), al Firebirds Rock'n'roll Festival di Lipsia, al Walldorf Weekender e in molti altri eventi europei, Billie and the Kids presenteranno a Pordenone il loro nuovo album “Jukebox Daddy”. La scena rock'n'roll pordenonese dopo i fasti del passato negli ultimi anni ha ripreso piede diventando un vero e proprio fenomeno cui ha dato il là Zellaby. Oggi in provincia si contano almeno tre scuole di ballo jive e boogie; un gruppo facebook, “Rock'n'Roll Pordenone”; un programma radio “Semaforo Rosso” dedicato sia ai Rockers che ai Mods; una band rockabilly, i Rock'n'Roll Riot, che quest'anno si sono distinti a Senigallia al Summer Jamboree, senza contare le varie cover band. Gruppi di appassionati di ballo e auto americane, tra cui gli scatenati del Decimo Group. Mensilmente si svolgono dj set anni '40 e '50 e concerti, fino ai festival più importanti come Sexto Vintage, Azzano Vintage e, appunto, il Pordenone Blues Festival.

Intanto il Blues & Black Music Contest del Pordenone Blues Festival, diretto da Flavio Baldin, ha segnato un incremento notevole di iscritti. (foto di Sandro Sedran). Quest’anno stati  una sessantina provenienti da tutta Italia  e 27, principalmente cantanti,  sono stati quelli che hanno superato la selezione per partecipare al Contest nelle 3 categorie: solisti under 18, solisti over 18 e band. Per la categoria Solisti Under 18 ha vinto Valerio Guerra, seguito da Francesca Ragogna e Francesca e Arabella Johnston. Per la categoria Solisti over 18 si sono classificati Manuel Francoise, Tommaso Gregianin e Laura Scapolo: nella categoria band hanno vinto i lignanesi Paper Rose, seguiti da The Shouters e dal Cosmic Trio.


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Microvalzer tra video e funghi

La musica accompagna i nostri momenti quotidiani, molto interessante questo appuntamento del 5 settembre alle 16 nella Sala conferenze dei Musei Provinciali di Gorizia. Il valzer come colonna sonora di erbe e funghi: il nostro esperto di erbe Ennio Furlan sarà presente a questo appuntamento che prevede anche video e altre forme d'arte: una bella iniziativa! Diana D'Osualdo racconterà la scelta della musica che parla della vita segreta del bosco. Rita De Luca parlerà della storia di questo ballo e Claudia Mavilia suonerà per gli intervenuti. A cura di Associazione di Idee Borgo Castello tre. Prenotazione consigliata al numero 347 1507689

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Orchestra per tutti concerto finale

Orchestra per tutti: venerdì 29 agosto alle 18 all'auditorium Concordia Di Pordenone concerto finale. E’ stato accolto e recepito con entusiasmo il progetto “rivoluzionario” di Farandola Orchestra per tutti e i risultati si potranno toccare con mano al concerto finale. Oltre 35 ragazzi tra i 6 e gli 11 anni, la maggior parte dei quali non avevano mai preso uno strumento musicale in mano prima, suoneranno in formazione orchestrale dopo una sola settimana di lezioni intensive. Significativa anche l’adesione di diversi ragazzi di origine ghanese e romena a conforto della filosofia di Farandola, perseguita anche con progetti ad hoc come questi, per una musica per tutti, capace di unire e creare coesione sociale Orchestra per tutti entrerà nella proposta didattica di Farandola per l’anno accademico 2014/2015 come laboratorio orchestrale permanente, dando modo alla neonata orchestra di crescere e devolversi durante tutto l’anno, accogliendo via via nuovi elementi. “In Italia – spiega Sergio Lasaponara, pianista, già direttore dell’orchestra amatoriale dell’Università di Padova, ideatore e responsabile del progetto – si considera l’orchestra come un punto d’arrivo, dopo anni e anni di studio dello strumento. In centro/nord Europa l’orchestra viene invece considerata come un punto di partenza e viene “usata” anche per la sua valenza come educazione civica, per favorire la socializzazione, sviluppare il senso di comunità e appartenenza, capire il senso e il valore del bene comune. L’orchestra viene vista come inclusiva e non esclusiva, perché con l’orchestra vincono tutti e si vince assieme. Diventa essa stessa uno strumento didattico: efficace e divertente. Perché suonare assieme è una delle cose più belle ed emozionanti”. Provare per credere. L’ingresso è libero.

 

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100 chef per 1 sera, la strada del Buon Ricordo

piatto buon ricordo 9 settembre: 100 chef per una sera. Una tavolata di 300 metri nel centro di Parma per festeggiare i 50 anni del Buon Ricordo. Fra gli eventi collaterali: Mostra dei piatti storici del Buon Ricordo. Teatro Farnese e Galleria Nazionale aperti gratuitamente ai partecipanti alla cena. Mostra “diffusa” dedicata alla gastronomia italiana dal 1964 al 2014 nelle vetrine di circa 200 negozi. 100 chef per una sera - La strada del Buon Ricordo lunga 50 anni, la cena – è l'evento che l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo organizza il 9 settembre a Parma per festeggiare i suoi 50 anni di vita. Solo su prenotazione (fino ad esaurimento posti) la cena sarà riservata ad un massimo di 1.000 persone che si siederanno a una tavolata di ben 300 metri, elegantemente apparecchiata fra Piazza Garibaldi, Strada Repubblica, Portici del Grano, cuore del centro storico. Parma è scelta dal Buon Ricordo perché città simbolo della qualità alimentare e della cultura gastronomica italiana. Come da tradizione, ai commensali sarà donato, in ricordo di una serata che si preannuncia memorabile, il piatto del 50° dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Solimene di Vietri sul Mare, realizzato in edizione speciale datata e numerata e in distribuzione solo il 9 settembre, a sottolineare la storicità e l’unicità dell’evento. A fare da sottofondo e accompagnamento ai vari momenti della serata, che gode del Patrocinio del Comune di Parma, saranno musiche verdiane.
La cena si terrà anche in caso di maltempo, in un luogo alternativo che sarà comunicato per tempo sul sito www.100chefperunasera.com.
“Festeggiamo il nostro compleanno facendo quello che sappiamo fare e ricordando anche, praticamente, che la qualità dei prodotti e dei modi di cucinarli e porgerli è uno degli asset, non sempre adeguatamente gestiti e promossi, del nostro Paese - ha detto il presidente dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo Ovidio Mugnai nel corso della conferenza stampa. In un’occasione così festosa non potevamo pensare solo a noi stessi e quindi abbiamo deciso di devolvere una somma di danaro a Avis Parma Centro e a Parma Facciamo Squadra e di offrire alla Mensa dei Poveri di Padre Lino prodotti regionali, che i nostri ristoratori faranno arrivare nei giorni precedenti l’evento.”
100 ristoranti del Buon Ricordo collaboreranno in vario modo alla realizzazione di un menu esemplare, capace di evocare la più rappresentativa tipicità della cucina italiana.
L’aperitivo, con prodotti e vini delle regioni italiane a fare da appetizer, sarà servito dalle 19.00 alle 20.30 in Piazza Garibaldi. Grandi vini delle più pregiate Doc italiane accompagneranno i migliori prodotti e le stuzzicherie più sfiziose dalle 20 regioni italiane, “spiegate e servite” direttamente dai patron dei Ristoranti del Buon Ricordo. Ed ecco quindi, la focaccia di Recco, il Gorgonzola e il Taleggio d’alpeggio, il lardo dell’Ossola, la Toma. Il baccalà, le sarde in saor, i funghi porcini fritti. Il luccio in salsa con polentina grigliata, lo speck di Sauris e quello Trentino, il Culatello di Zibello con il Prosciutto Crudo e il salame Strolghino, il Ciauscolo di Fabriano, il frico croccante, la Rosa di San Daniele, il Salmone di Parma, il Parmigiano Reggiano, l’erbazzone, i fegatini di pollo, la Sopressata di maiale, le alici del Tirreno, le olive all’Ascolana, la porchetta di Frascati, le mozzarelle di bufala Campana, la ‘Nduja con i pani di Calabria e le salse piccanti, gli oli extravergine.

 La cena avrà come cornice Strada Repubblica.  Il Menu, elaborato dai più significativi chef del Buon Ricordo coordinati da Massimo Spigaroli, sintetizzerà con rigore e raffinatezza i sapori e le culture gastronomiche della penisola, da Nord a Sud. Come antipasto, Carpione di fagiano con piccole verdure, petali di parmigiano reggiano e crudo di Parma, un piatto “delicato” legato al Nord che  preparerà alle due portate successive, rappresentative del Centro e del Sud dell’Italia: i Ravioli  di pasta fresca ai funghi porcini e finferli su crema di pecorino e Tartufo Nero estivo_Tuber Aestivum d’ ispirazione umbra e  Il Nero di Calabria farcito con capocollo e caciocavallo, salsa al miele e peperoncino, che verrà servito con un delizioso accompagnamento d’orto. In conclusione un dolce classico, ovvero la Cassata di Sicilia. Ad accompagnare le portate, saranno pregiati vini: Friulano di Livio Felluga, Barbaresco Serragrilli Riserva 2010 de La Contea, Vigna del Volta 2008 de La Stoppa. Il servizio sarà curato dai ristoratori del Buon Ricordo e dagli allievi della Scuola alberghiera di Salsomaggiore.
Al termine del dessert, il dopo cena sarà ospitato nella suggestiva cornice dei Portici del Grano, dove si gusteranno piccola pasticceria regionale, vini da meditazione, caffè, superalcolici e dove si farà l’ultimo brindisi in amicizia.

 
A fare da corollario alla cena, fin dalla mattina Parma sarà pronta per accogliere al meglio i partecipanti, che fra l’altro avranno la straordinaria possibilità di visitare la zona monumentale della Pilotta, che racchiude due gioielli artistici della città, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale, aperti gratuitamente per loro. Una Mostra “diffusa” dedicata alla gastronomia italiana dal 1964 al 2014 verrà allestita nelle vetrine di circa 200 negozi affacciati sui luoghi dell’evento, che resteranno aperti anche la sera, mentre nella chiesa sconsacrata di S. Ludovico di via Cavour si potrà visitare una Mostra dei piatti storici del Buon Ricordo, da quelli dei 12 ristoranti fondatori del 1964 ai 111 del 2014. Curata dall’Associazione collezionisti del Piatto del Buon Ricordo, sarà per i visitatori una full immersion in quelli che sono stati 50 anni di gastronomia italiana, raccontati dai piatti decorati a mano dai maestri artigiani di Vietri sul Mare.
Il programma dettagliato della serata, che prevede numerosi eventi, sarà comunicato via via su www.100chefperunasera.com, dove ci si potrà prenotare anche on line. La quota di partecipazione è di 85 €.
Per chi vuole pernottare a Parma, sono stati approntati pacchetti, anche di più giorni con visite alla FoodValley (info su www.100chefperunasera.com).

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Musica e balli del 1500 - 1600

Gran finale con ECHOS, giovedi 28 agosto 2014! L'appuntamento è al Castello di Kromberk con LA ROSSIGNOL: musica e balli del 1500 e 1600. Alle 21 ingresso gratuito. Alle 20.00 visita guidata delle collezioni esposte al castello di Kromberk. Dopo il concerto: banchetto solenne finale.
Se volete provare l'ebbrezza di un ballo alla maniera delle corti italiane del XV secolo vi invitiamo ad iscrivervi al workshop “De la arte di ballare – danze nelle corti italiane del XV secolo” che avrà inizio alle 17.00 del 28 agosto che verra organizzato in due gruppi (livello base, livello avanzato).
Per prenotazioni 0432 235052 ,  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



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